venerdì 10 agosto 2012

Rigenerazione dei tessuti e longevità



di Andrea Conti
La cellula è immortale. E’ semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente”.
-Alexis Carrel-
 In questo precedente articolo evidenziai lo studio del Dott. Alexis Carrel che nel XX secolo dimostrò la natura immortale della cellula libera da scorie.
Non è affatto facile parlare di longevità, semi-immortalità e rigenerazione degli organi in una società dove l’unica cosa che non spaventa è la morte.

Nel suo processo evolutivo di coscienza l’uomo potrebbe arrivare prima di quanto ci aspettiamo ad una fusione tra Anima (archetipicamente immortale) e il suo contenitore Corpo. Quando si parla di questo tipo di evoluzione la gente si spaventa perchè dovrebbe mettere in discussione vecchie credenze imposte da quando si era bambini.
Sapevate che gli Dei della Bibbia (Annunaki o Elohim) secondo gli stessi testi Sacri erano detti immortali perchè erano in grado di vivere per diversi secoli?
Ma ci sono altri esempi: Adamo ed Eva vissero 950 anni, Matusalemme visse 969 anni e Noè e Lamech vissero tra i 777 e i 900 anni.
Molti uomini di fronte al solo pensiero di raggiungere tale stato di longevità nella piena salute e lucidità vanno nel panico, come se si trattasse di una cattiva notizia.

Come abbiamo già approfondito, l’auto-sabotaggio mentale incide molto sulla riprogrammazione del DNA

Molti preferiscono rimanere aggrappati all’idea che le malattie e la morte a 80 anni siano naturali ed indispensabili per l’uomo. Ecco perchè non è raro sentirsi rispondere che la morte è importante, che vivere per secoli senza malattie sarebbe noioso, e che l’uomo ha dei limiti imposti.
In pochi si rendono conto che una vita più lunga e libera dalle malattie garantisce potenziali di accelerazione di coscienza ignorati fino ad oggi; per non parlare dell’indipendenza da farmaci e della condivisione di informazioni, energie, ideali, prospettive che può esserci tra generazioni di bis/tris-nonni lucidi e nipoti.

Per fortuna la scienza va avanti con cor-aggio (AGIRE con il CUORE).
Ciò mi semplifica la stesura di questo articolo.
Ultimamente infatti alcuni scienziati Russi hanno compreso che inviando informazioni sotto codice di luce ad un organo malato, lo si può guarire e addirittura rigenerare (vedere Video “La luce dell’eternità”)
Denti che rinascono (3° dentizione), uteri che si rigenerano dopo asportazione chirurgica, gambe in avanzata cancrena totalmente guarite, potenziali della mente accresciuti e così via.

 Questi sono solo degli esempi dei risultati raggiunti. La medicina del futuro sta realizzando ciò grazie alla comprensione del forte legame tra corpo e matrice energo-informativa della luce.
Rimango chiaramente dell’idea che tra una medicina invasiva (macchinari medici) e una medicina naturale (Ehretismo/Sole/frutta/digiuni/attività fisica), la seconda via sia di gran lunga superiore e vantaggiosa.
Lo stesso Arnold Ehret tramite i suoi studi arrivò a spiegare nei suoi testi che la vecchiaia e la malattia possono diventare impossibili per l’uomo che segue le leggi della natura.

Se, secondo le leggi primarie paradisiache, ai polmoni e alla pelle fossero dati niente altro che l’aria pura e l’elettricità del sole, e allo stomaco e agli intestini nient’altro che gli alimenti del sole, cioè la frutta, che vengono digeriti quasi senza pausa, e secernono soltanto cellulosa senza muco, non collosa e priva di germi, non sembrano esserci ragioni per cui il sistema di tubi del corpo umano debba diventare difettoso, indebolirsi, invecchiare ed infine crollare completamente.
Invece delle cellule vive e energetiche della frutta, si mangiano “alimenti morti”, biologicamente intesi per gli animali da preda, come cibi modificati chimicamente dall’ossidazione dell’aria (putrefazione), cotti a morte e privati della loro energia. Il muco si accumula specialmente nel canale di riscaldamento. La somma totale di questa contaminazione causa difetti cronici, promuove l’invecchiamento ed è il fattore principale nella natura di tutte le malattie. L’invecchiamento, perciò, è una malattia latente, cioè un lento ma costantemente in aumento disturbo del funzionamento del motore della vita.”
-Arnold Ehret- 

SE QUALCUNO VIVESSE FIN DALL’INFANZIA CON CIBI ASSOLUTAMENTE SENZA MUCO, E NUTRENDOSI DI FRUTTA E NIENT’ALTRO, SAREBBE ALTRETTANTO CERTO CHE NON POTREBBE SVILUPPARE NE’ MALATTIE NE’ SINTOMI DI VECCHIAIA.” -Arnold Ehret- 


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