sabato 12 aprile 2014

la geoingegneria ovvero le SCIE CHIMICHE

Parlare di geoingegneria non è difficile a causa del silenzio di politici e mass media; le evidenze ci sono e sono numerose, ne hanno parlato, tra gli altri, anche il Generale Fabio Mini, che ha parlato di "guerra ambientale" mentre il noto scienziato Stefano Montanari della Nanodiagnostic, pur non sapendo dire cosa contengono perché non ci sono mai state analisi condotte seriamente (inutile analizzare i materiali di ricaduta, che possono essere contaminati da acciaierie, inceneritori, etc.) ha ammesso candidamente e pubblicamente che "quelle scie persistenti che vediamo nei nostri cieli NON sono normali scie di condensa"; (articoli contenuti tra gli approfondimenti a questo articolo: http://www.nocensura.com/2014/02/renzi-propone-il-tso-per-chi-parla-di.html)

Inoltre il giornale inglese "The Guardian" qualche tempo fa ha pubblicato la "mappa della geoingegneria" (vedi: http://www.nocensura.com/2012/07/complottismo-la-geoingegneria-e-realta.html)

Sul tema sono state presentate, negli ultimi 10 anni, ben 14 interrogazioni parlamentari: http://informatitalia.blogspot.it/2014/02/geoingegneria-14-interrogazioni-senza.html - senza ricevere una - una - risposta soddisfacente: solo risposte evasive o NESSUNA RISPOSTA.

Interrogazioni - sempre rimaste senza risposta - sono state presentate nei parlamenti di tutto il mondo, compreso l'europarlamento.

Parlare di geoingegneria, per noi blogger, è DIFFICILE
a causa dei DISINFORMATORI, consapevoli o meno.
Blogger che divulgano articoli spazzatura di ogni tipo e genere, parlando di geoingegneria nei termini più assurdi e accampando teorie fantasiose e ben poco credibili.

Nei meandri della rete si trova teorie di tutti i tipi, e questo certo non aiuta a far emergere la verità.

Probabilmente, oltre ai "negazionisti" - coloro che relegano tutto a "bufala" senza 'ma' e senza 'se' - ci sono DISINFORMATORI PAGATI per intorbidire le acque, divulgando qualche verità miscelata a bufale clamorose e incredibili. Bufale che poi vengono riprese anche da certi blogger "in buona fede" che prendono per buone queste teorie diffuse solo per screditare la questione.

Le scie di condensazione comunque, possono formarsi solo ad altitudini superiori agli 8.000 metri, temperature basse e determinate condizioni di umidità; pertanto le numerose scie persistenti che ogni giorno solcano i nostri cieli, spesso a quote evidentemente basse, NON possono essere scie di condensazione.

Alessandro Raffa

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