lunedì 10 novembre 2014

Snellimento processo civile è legge

ARBITRATO - Nelle cause civili pendenti in primo e secondo grado le parti possono congiuntamente richiedere il procedimento arbitrale. Escluse le cause su diritti indisponibili, in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale, salvo l’ipotesi in cui l’opzione arbitrale sia prevista dai contratti collettivi. Gli arbitri sono individuati tra gli avvocati iscritti all’albo del circondario da almeno tre anni. Per incentivare l’istituto è previsto un contenimento dei compensi degli arbitri da stabilirsi con decreto ministeriale.

NEGOZIAZIONE ASSISTITA - Le parti che non abbiano adito un giudice o si siano rivolte ad un arbitro, convengono di cooperare per risolvere la controversia con l’assistenza dei legali. All’avvocato è conferito il potere di autentica delle sottoscrizioni apposte all’intesa. L’accordo costituisce titolo esecutivo e per l’iscrizione di ipoteca giudiziale.

CHI PERDE, PAGA - Per disincentivare l’abuso del processo viene modificato il regime della compensazione delle spese:
chi perde rimborsa le spese del processo.

TUTELA DEL CREDITO - Chi non paga i propri debiti dovrà pagare di più. In raccordo con la disciplina comunitaria sui ritardi nei pagamenti per le operazioni commerciali è previsto un incremento del tasso di interesse moratorio dal momento della proposizione della domanda giudiziale. Scatta la ricerca telematica dei beni da pignorare: su istanza del creditore, la dispone il presidente del tribunale, autorizzando l’ufficiale giudiziario ad accedere in via telematica alle banche dati della Pa, anagrafe tributaria, archivio dei rapporti finanziari, Pra.

TAGLIO FERIE TOGHE - Scatta una sensibile contrazione dei termini di sospensione feriale dei procedimenti: il periodo feriale nei tribunali è compreso dal 1 agosto al 31 agosto (anziché 1 agosto-15 settembre). La durata del periodo annuale di ferie di tutti i magistrati scende a 30 giorni.

«Primo passo»
«Il voto parlamentare di oggi segna il primo passo di un percorso complesso», quello della riforma della giustizia. Così il guardasigilli Andrea Orlando, intervenuto al congresso nazionale del notariato, ha commentato il voto definitivo della Camera. Il voto sul dl per smaltire l’arretrato civile «segna un primo passo importante», ha detto orlando, tornando a sottolineare la strategia seguita dal governo nel voler iniziare proprio dal civile la riforma della giustizia. «Spesso ci si divide - ha detto - sui contenuti delle norme contro la criminalità organizzata e si dimentica che lo Stato perde la sua credibilità quando non è in grado di dirimere le controversie tra privati e delega ad altri il potere di farlo». «Con il decreto non volevamo risolvere tutto - ha aggiunto - ma credo sia un passo importante». Da segnalare in particolare, secondo il ministro, «il disincentivo ad andare al processo per i pagamenti, i percorsi alternativi per prevenire e comporre il conflitto e il profilo diverso dell’avvocato, che da soggetto che rappresenta i diritti di fronte al giudice, diventa anche soggetto della composizione».

informazione completa qui

Nessun commento:

Posta un commento