domenica 30 novembre 2014

Vaccino: 11 le morti sospette, si teme anche per altri lotti

L’agenzia del farmaco: «Arrivano segnalazioni da altre partite di Fluad». 60mila toscani a rischio: vaccinati con le partite ritirate. Numero verde 1500 del ministero della Salute

Sono arrivate a 11 le segnalazioni di morti sospette collegate all’uso del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis bloccato dall’Aifa giovedì. Le persone decedute avevano ricevuto il farmaco non solo dai lotti bloccati (il «142701» e il «143301»), ma anche da altri.

.La regione Lazio intanto ha dato disposizione a tutte le Asl di sospendere, in via precauzionale e in attesa delle comunicazioni ufficiali dell’Aifa, la distribuzione e la somministrazione del vaccino Fluad in giacenza, a prescindere dai lotti segnalati. La Liguria invece, che l’aveva subito bloccata giovedì, ha deciso di riprendere la campagna vaccinale. Nello specifico i lotti “a rischio” sono stati distribuiti in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana,
come precisato da una nota dell’azienda farmaceutica Novartis.

60mila toscani a rischio, vaccinati con i lotti ritirati

Sono 60 mila i toscani vaccinati con dosi di vaccino dei lotti a rischio. Lo ha spiegato l’assessore toscano alla salute, Luigi Marroni. Nessuna dose è stata utilizzata per i bambini. La Procura di Siena ha aperto un’inchiesta sulla vicenda e secondo quanto si apprende da fonti vicine alla Procura, non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati. Il vaccino sotto accusa viene prodotto negli stabilimenti di Siena della Novartis Vaccines and Diagnostic srl: uno nella città del Palio e l’altro nella vicina Rosia.

La nota della Novartis

Novartis dopo la sospensione cautelativa dei suoi vaccini ha diffuso una nota: «Le verifiche di conformità dei due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad ritirati in via cautelativa dall’Agenzia italiana del farmaco hanno confermato la rispondenza a tutti gli standard produttivi e qualitativi, senza rilevarne alcuna contaminazione».

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