domenica 1 marzo 2015

Azienda svedese innesta microchip ai dipendenti

Inserito tra pollice e indice, serve per aprire porte, fotocopiare documenti o pagare il caffè al bar.

di Elmar Burchia


Macché badge, chiavi o codici di sicurezza: a Stoccolma, in Svezia, i dipendenti entrano in ufficio grazie a un microchip impiantato sottopelle. Un trasmettitore per l’identificazione a radiofrequenza (RFID) grande come un chicco di riso e «iniettato» nella mano. Come funziona? Basta sfiorare la mano vicino ai lettori sparsi qua e là e le porte si spalancano. Di più: è anche possibile azionare la fotocopiatrice o pagare il caffè al bar

Succede all’Epicenter di Stoccolma, un grande complesso di uffici che lavora nel settore high tech. Il reporter della Bbc, Rory Cellan-Jones, è andato a vedere come funziona
la nuova frontiera della tecnologia indossabile http://www.bbc.com/news/technology-31042477. Per il suo servizio, il giornalista si è fatto innestare sotto la cute un chip Rfid. Un intervento di pochi minuti e quasi indolore (si installa tramite una siringa tra pollice e indice). Ebbene, con una semplice alzata di mano l’impianto permette di aprire le porte d’ingresso, di sicurezza e quelle degli uffici. Ma pure l’ascensore e la fotocopiatrice aziendale. Le possibilità di utilizzo sono numerose: il chip può sbloccare ogni tipo di dispositivo, dal computer allo smartphone fino alla bici. Presto sarà possibile pagare pure il panino o il caffè al bar. Nel complesso nel centro di Stoccolma entreranno a breve circa 700 dipendenti. E a loro verrà chiesto se vogliono o meno essere chippati. Per capirci: il chip in questione è simile a quelli impiantati negli animali domestici.




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