martedì 28 aprile 2015

La Mela Rossa: il frutto meno inquinato e più immune allo smog

di Carlo Sirtori – tratto dal libro: “La Mela il frutto dal volto umano“.
(Oncologo di fama internazionale candidato nel 1982 al nobel per la medicina).



Le mele del Trentino sono esposte per 2.100 ore all’anno ai raggi solari. Dice Goethe: le che che noi tocchiamo portano le nostre tracce. Anche quelle che il sole tocca: si sa che l’esposizione solare incrementa nei frutti la formazione di vitamina C e che questa va di pari passo con la vitamina A.

Le mele hanno anche il vantaggio di essere meno inquinate, le più immuni allo smog e dai suoi costituenti, in particolare il benzopirene e il benzantracene.

 Riferimento qui i dati pubblicati in un volume edito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (International Agency for Cancer Research – vol. 3, 1973):


per il benzantracene (μg per Kg): pomdori 0,3, cereali 2,5, insalata 10, spinaci 16, cavoli 120, margarina 15, wihisky 0,06;
per il benzopirene (sempre μg per Kg): pomodori 0,2, cereali 1,5, insalata 4, cavoli 25, mele 0,3, altra frutta 5, the 10; grano, orzo, segale, farina, pane, acqua 4, carne affumicata da 0,3 a 21, carne alla griglia da 2 a 50.
Negli alimenti è stato riscontrato anche l’uranio, frutto dell’impiego delle bombe atomiche e del progressivo consumo del plutonio (la produzione di plutonio nel 1941 era valutabile in pochi microgrammi, nel 1960 fu di 10.000 Kg, nel 1974 14.000; si prevede che nel 1990 sarà di 60.000.

La quantità di uranio nei vari cibi è calcolata in nanogrammi (cioè miliardesimi di grammo) per Kg: pasta e riso 0,5, frutta 0,8, latte 0,01, grassi animali e vegetali 2




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