lunedì 27 aprile 2015

La mozione M5S sul bilancio partecipativo di Milano

Moz:   001-13.03.06 proponente: Mattia Calise G.C.MoVimento 5 Stelle



PROPOSTA DI MOZIONE
OGGETTO: "BILANCIO PARTECIPATIVO"


Il Consiglio Comunale di Milano,

PREMESSO CHE

  1. il Bilancio Partecipativo viene sperimentato nel 1989 per la prima volta a Porto Alegre, si è diffuso rapidamente in America Latina, in Europa, e dunque in Italia ha fatto il proprio ingresso principalmente dopo il I° Social Forum Mondiale svoltosi proprio a Porto Alegre; oggi viene fortemente promosso e praticato anche in grandi città americane come New York e Chicago;
  2. nel 1996 il Bilancio Partecipativo è stato riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo ed oggi viene promossa da altri istituzioni internazionali come la World Bank;
  3. il Bilancio Partecipativo è un procedimento attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell'ente o di una parte d’esse;
  4. in Italia molti Comuni e Province hanno introdotto il Bilancio Partecipativo come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsione, tra cui citiamo come esempi Pieve Emanuele e Canegrate (MI), Grottammare (AP), Capannori (LU) e Cascina (PI) e altri Comuni italiani;
  5. si sono già diffuse e continuano a diffondersi pratiche amministrative ispirate alla democrazia partecipativa nei diversi settori dell'Amministrazione;
  6. generalmente sono gli enti comunali a promuovere i bilanci partecipativi;
TENUTO CONTO CHE

l'istituzione del Bilancio Partecipativo contribuisce alla trasparenza, alla partecipazione, e alla cooperazione dei cittadini nelle politiche e nelle scelte della propria Amministrazione;

i principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo persegue sono di fondamentale importanza e coerenti con le linee di indirizzo adottate da questa Amministrazione. Di seguito ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo:
facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise e cooperative, contribuendo a ridurre i conflitti;
rispondere in modo più efficace alle necessità dei cittadini, consentendo anche l'emersione di sofferenze e fabbisogni nascosti;
coinvolgere i cittadini nel processo della gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta;
ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini;

il Comune di Milano, con la presenza nel proprio territorio dei Consigli di Zona, dispone già di un organismo di interlocuzione con il cittadino;


il Bilancio Partecipativo introdotto anche a livello circoscrizionale sarebbe una forma di valorizzazione degli stessi istituti del decentramento amministrativo;

a mero titolo esemplificativo si presenta di seguito un breve riassunto delle principali fasi del processo, così come è stato applicato in altri Comuni:
condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo: informazione/formazione per coinvolgere i cittadini;
emersione dei bisogni: realizzazione di assemblee con i cittadini e possibilità da parte loro di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;
fase deliberativa: dei cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti, e trasmetterle quindi agli uffici tecnici per una loro valutazione;
verifica di fattibilità: i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare  una stima dei costi e, se possibile, fornendo i tempi necessari per l'attuazione;
scelta di priorità: le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;
griglia delle priorità: si costruisce una griglia di priorità in base all'esito della votazione;
Bilancio di Previsione: le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio Previsionale dell'anno successivo;


VISTI
Gli articoli 1 e 3 della Costituzione;
L’articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto del 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali;
Gli articoli 95, 99 e 100 dello Statuto Comunale

IMPEGNA


Il Sindaco e la Giunta a promuovere ed intraprendere, nei tempi utili, un'azione politico- amministrativa reale e concreta atta a deliberare l'introduzione, in forma sperimentale, dello strumento democratico del Bilancio Partecipativo, individuando una o più Circoscrizioni pilota in cui avviarne una esperienza-prova per l'anno a seguire.

F.to: Mattia Calise



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