domenica 3 maggio 2015

Caos tribunale: notaio entra in tribunale e mostra la pistola ai vigilantes

I dubbi del professionista sui regolamenti, che non sono ancora cambiati. Chi passa dall’ingresso riservato, senza metal detector, può portare con sé un’arma

C’è ancora confusione sui regolamenti per entrare al Palazzo di Giustizia di Milano, dopo la sparatoria del 9 aprile in cui persero la vita il giudice Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba. Per esempio, un notaio si è presentato all’ingresso pubblico del Tribunale di Milano, in via Freguglia, e ha mostrato agli addetti alla sicurezza una pistola, spiegando di avere un regolare porto d’armi e chiedendo come comportarsi. A raccontare l’episodio è stato uno dei vigilanti. Gli addetti alla sicurezza in servizio all’ingresso di via Freguglia, quello aperto al pubblico, hanno spiegato al notaio che le regole non sono cambiate dopo la sparatoria e, come sempre, non si può accedere attraverso il varco pubblico con una pistola, neppure se si è in possesso del porto d’armi.

Il professionista però aveva fatto la domanda per puro scrupolo, in quanto poco prima era già entrato nel Tribunale, attraverso l’ingresso riservato per recarsi nell’Archivio notarile, e aveva tranquillamente portato con sé la pistola, dato che all’ingresso riservato non c’è metal detector
. «Chi entra dall’ingresso riservato - ha spiegato uno degli uomini della security, protagonista dell’episodio - può farlo con un’arma. Conosco almeno quattro o cinque avvocati che lo fanno regolarmente»

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