giovedì 11 febbraio 2016

Columbu: l’amico sardo di Schwarzenegger

Insieme da muratori emigranti a star, l’italiano è passato alla storia come il più basso culturista di sempre


«La nostra è un’amicizia di ferro, molto più forte dei nostri bicipiti». Detto da due che hanno trascorso tutta la vita in palestra, c’è da credere che il legame sia davvero inossidabile. E Arnold Schwarzenegger, infatti, non perde occasione per ribadirlo e farlo sapere al mondo: «Io e Franco siamo stati sempre i migliori amici, fin da quando ci siamo incontrati e non abbiamo capito una parola di quello che ci siamo detti». Sotto l’hashtag #friendsday, quello del mitico Schwarzi è uno dei post che hanno raccolto più commenti e condivisioni. Auguri e like dai fan di tutto il mondo, ma anche dalle star di Hollywood che conoscono bene lui e Franco Columbu, il suo «fratello mancato».  

Harnold e quel «sardo forte e un po’ goffo» si erano incontrati per caso a Monaco. Nel 1962, manco a dirlo in una palestra. Gonfiavano i muscoli e anche i sogni. Schwarzenegger arrivava dalle campagne dell’Austria, Franco Columbu da Ollolai. Dal cuore della Barbagia alla ricerca di un futuro lontano, perché in questa zona della Sardegna gli effetti del boom economico ancora non arrivavano. Nel 1969 sono arrivati Los Angeles e da allora sono rimasti sempre insieme: hanno iniziato a fare i muratori e da un giorno all’altro si sono ritrovati alla Casa Bianca. La loro fortuna fu il terremoto del 1971. Per diventare ricchi bastò un annuncio su un giornale: «Ci tempestarono di chiamate. Gli americani aggiustavano i camini per 5 mila dollari, io e Arnold lo facevamo per mille. E se il lavoro era troppo, a trasportare i mattoni venivano gli amici della palestra. Io avevo il permesso di lavoro, Arnold figurava un mio collaboratore». 


I primi anni negli Stati Uniti sono trascorsi sempre al ritmo degli allenamenti e del lavoro. Poi sono iniziate le gare e Franco Columbu, un metro e sessantacinque, è diventato Mister Universo, Mister Mondo e per due volte Mister Olympia. Unico italiano a vincere tutti questi titoli, è passato alla storia come il più basso culturista di sempre. «Appena arrivati negli Stati Uniti, trovammo un buco al 227 Strand di Santa Monica. Tre anni di camera in comune. Arnold non aveva un soldo, pagavo tutto con i risparmi che avevo messo insieme in Germania. Io cucinavo, lui preparava gli shake di proteine. Ci allenavamo 4 ore al giorno, poi facevamo i manovali».  

Franco è diventato l’allenatore delle star e di Schwarzenegger tutti sanno tutto. Dai film alla poltrona di governatore della California. A Los Angeles è diventato ricco e potente, ma in questi 50 anni non si è mai allontanato dal suo amico di Ollolai. «Io gli ho fatto da testimone di nozze e da padrino ai figli, lui lo stesso per me. Giochiamo a scacchi e a tennis. È venuto tante volte in Sardegna.

 Molti amici degli anni ’70 non li vediamo più. Lui è un po’ cambiato, la moglie Maria gli ha insegnato a muoversi con eleganza. La prima volta che ci siamo trovati a tavola con Reagan e si era rovesciato addosso la cheesecake : oggi, non accadrebbe più». In Barbagia, intanto, lo hanno nominato cittadino onorario, ma ancora lo attendono per ritirare la pergamena. 


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