martedì 31 maggio 2016

Fabrizio Savani: "Ecco perché ho lasciato la maggioranza" - M5S Parma

 Lo dice subito nelle prime righe, Fabrizio Savani, consigliere passato ieri dalla maggioranza a 5 stelle alla minoranza a 5 stelle: "Esco dal gruppo di maggioranza composta da “cittadini prestati alla politica” perché sono convinto che non abbia saputo o non abbia voluto rispettare le promesse elettorali e il ruolo di portavoce attribuitogli dal Movimento 5 stelle che voleva distinguersi dai tradizionali partiti attraverso un nuovo modello di fare politica. Esco dalla maggioranza in quanto non mi sento più parte di questo gruppo e rivendico la mia coerenza verso le mie battaglie, verso il programma elettorale.

Lo spiega punto per punto, Savani, che ieri ha lasciato i suoi ex colleghi a bocca aperta, o sogghignanti, e ha annunciato (in realtà lo ha fatto il ritrovato collega Mauro Nuzzo) la formazione di una minoranza col nome del Movimento ed è stato immediatamente sostituito nelle commisioni di cui faceva parte, tra cui la Commissione Ambiente che presiedeva.

Ed ecco i punti toccati da Savani.

Il debito pubblico
"Con la nostra inerzia abbiamo lasciato che il debito venisse pagato dai cittadini.
Avevamo promesso l’Audit pubblico del debito e abbiamo fatto il contrario.
Federico Pizzarotti in campagna elettorale aveva dichiarato: <<Un altro obiettivo è quello di individuare responsabilità civili e penali di chi ha distrutto Parma e chiederemo ai componenti di “Audit del debito” (Comitato cittadino) se sono disponibili a collaborare con la nostra amministrazione per il bene della città; parallelamente avremo persone esperte e competenti per rilanciare l’occupazione tramite i nostri piani frutto dell’innovazione tecnologica.>>


Fonte: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/parma/2012/05/

Noi in questo modo avevamo alimentato il senso di responsabilità della cittadinanza attiva che rappresenta una pietra miliare del M5S a Parma. Noi in campagna elettorale lo avevamo promesso con tutte le nostre forze.

Non abbiamo gestito il debito con una politica di trasparenza radicale, non abbiamo aperto i conti alla città con dibattiti pubblici e con una pianificazione partecipata della gestione del debito. Il debito non era colpa nostra ma con la nostra arroganza di gestirlo in modo autonomo abbiamo tarpato le ali a quella voglia della città di volare con noi".

I debiti fuori bilancio
"Si sono sgranati come in un immenso rosario i vari debiti fuori bilancio presenti in molti consigli comunali.
Dall’inizio del mandato elettorale abbiamo approvato svariati milioni di euro come debiti fuori bilancio. La nostra scelta politica fu quella di avviare azioni di responsabilità nei confronti di quegli eventuali politici e funzionari che avevano favorito la pessima gestione di soldi pubblici in contrasto con la normativa contabile vigente in materia. Nonostante questo argomento fosse determinante per il buon andamento della pubblica amministrazione della città, non ci siamo comportati come i nostri elettori volevano, pur avendo approvato all’unanimità la mozione del Consiglio comunale presentata dal consigliere 5 stelle Lucio De Lorenzi nel luglio 2012.

La mozione invitava il Sindaco e la Giunta a
Mettere in campo tutte le iniziative atte a perseguire in sede giudiziaria, sia Civile che, ove applicabile, Penale, gli esponenti della precedente Amministrazione (nelle persone del Sindaco, dei Consiglieri, degli Assessori, del Segretario, del Direttore Generale) e/o i Dirigenti Comunali e/o le Posizioni Organizzative che si siano resi responsabili delle suddette irregolarità e vizi contabili.
Promuovere tramite il servizio legale del Comune tutte le azioni opportune per ottenere, da parte dei suddetti soggetti, il risarcimento dei danni economici e di immagine che sono derivati da tali irregolarità e vizi contabili.
Mettere in atto tutte le opportune azioni disciplinari e ove applicabile la sospensione dalla funzione o dall’ufficio ricoperto dei suddetti soggetti.”

I debiti fuori bilancio anche se tecnicamente corretti sono ingiusti in quanto di fatto pagano solo i cittadini.
Non c’è stata la volontà politica di accertare le cause e portare avanti delle azioni di responsabilità; ricordo che dopo 5 anni va tutto in prescrizione."

Piano strutturale comunale (ex piano regolatore generale)
"Si poteva, si doveva cambiarlo tramite una pianificazione partecipata che non c’è stata.
La parola d’ordine era “consumo del suolo zero” ribaltando l’impostazione precedente di Parma città cantiere in “Parma città della rigenerazione urbana verde e sostenibile”.
Abbiamo lasciato immutato il Piano Strutturale Comunale ovvero il piano regolatore urbanistico di Parma. Ancora oggi vi sono persone che hanno distrutto la città mentre i cittadini ne pagano quotidianamente le conseguenze.

La visione tecnica e valoriale del PSC rimane sostanzialmente quella delle Giunte precedenti.
Avevamo promesso di cambiare l’urbanistica a Parma e il nostro mandato elettorale è ora agli sgoccioli. Ma quando verrà portato avanti il nuovo PSC? Ma ormai è troppo tardi e io lo avevo chiesto da giugno 2012

Avevamo la possibilità di eliminare tutte le aree di espansione e questo non è stato fatto. Ora mi sembra evidente che si è preferito lasciare le cose come stavano.

Si doveva fermare questa inerzia ipertrofica a costruire perennemente. Non siamo riusciti a fermare questa macchina burocratica volta al mantenimento dei diritti acquisti. Basti pensare che nello scorso Consiglio Comunale abbiamo approvato un Piano Urbanistico Attuativo (le vecchie lottizzazioni) che di fatto approva la possibilità di realizzare un ulteriore centro commerciale a Parma (anche se di medie dimensioni)".

Inceneritore
"Poteva essere evitato l’avviamento dell’impianto d’incenerimento e non abbiamo giocato tutte le carte a nostra disposizione. Il Consiglio comunale all’unanimità ha votato ad ottobre 2014 una delibera di indirizzo politico incaricando la Giunta a realizzare vari obiettivi fra i quali ricordo:
a) strategia di riduzione dei rifiuti anche attraverso la raccolta differenziata;
b) riconversione dell’inceneritore con un sistema di trattamento a freddo dei rifiuti che prevede costi di gestione inferiori rispetto al sistema attuale (a caldo);
c) tema della tariffa dello smaltimento dei rifiuti e divieto di conferimento rifiuti da fuori Provincia;
d) separazione del servizio di raccolta dal servizio di smaltimento dei rifiuti;

La Giunta ha disatteso il lavoro di indagine della Commissione Ambiente durato un anno e mezzo ed è venuta meno agli impegni presi nei confronti del Consiglio Comunale che lo aveva approvato con una delibera passata alla unanimità. Pensare che i rifiuti da bruciare a Parma non arrivassero anche da Reggio era semplicemente un’illusione. Lo si sapeva già prima del decreto sblocca Italia che, di fatto, dava la possibilità di importare rifiuti da fuori provincia".

Spero bene per il futuro di Parma, spero bene per il futuro del 5 stelle a Parma".

A questo punto però resta la domanda che ha posto anche il sindaco Pizzarotti: chi ha diritto di tenersi il simbolo del Movimento 5 Stelle?. E mentre Mauro Nuzzo diventa ufficialmente capogruppo di "Movimento 5 Stelle Parma" - di fatto il gruppo di opposizione più numeroso dopo il Pd -, ancora una volta la palla passa a Grillo.

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