giovedì 2 giugno 2016

Voto di domenica 5 e 19 giugno: tutto ciò che bisogna sapere

Si voterà domenica 5 giugno dalle ore 7 alle 23 (comunque ammessi a votare gli elettori che alle 23 si troveranno ancora nei seggi): conclusa la votazione, dopo la rilevazione dei dati definitivi, comincerà lo scrutinio. Lunedì 6, alle ore 15, inizierà lo scrutinio delle elezioni circoscrizionali solo per il Comune di Torino.



EVENTUALE BALLOTTAGGIO  
Domenica 19 giugno, dalle ore 7 alle 23. Per i Comuni fino a 15 mila abitanti, se al primo turno due candidati avranno ottenuto pari numero di voti e per i Comuni superiori ai 15 mila abitanti se al primo turno nessun candidato avrà ottenuto la maggioranza dei voti validi. Anche in caso di ballottaggio lo scrutinio comincerà subito dopo la conclusione della votazione.

Votano anche i cittadini che compiranno il diciottesimo anno d’età alla data del 5 giugno. 


COME SI VOTA NEI COMUNI CON PIU’ DI 15 MILA ABITANTI

Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti: tracciando un solo segno sul nome del candidato alla carica di sindaco o sul rettangolo che contiene il nome medesimo (il voto sarà attribuito solo al predetto candidato sindaco);
tracciando un solo segno sul contrassegno di una delle liste di candidati al Consiglio comunale collegate a taluno dei candidati alla carica di sindaco (il voto sarà attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato);

tracciando un segno sia su uno dei contrassegni di lista che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata (il voto sarà parimenti attribuito tanto al candidato sindaco che alla lista ad esso collegata). 

L’elettore potrà anche manifestare fino a due voti di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale segnando sulle apposite righe stampate sulla destra di ogni contrassegno di lista il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, cognome e nome) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta, senza dover mettere alcun altro segno di voto sul relativo contrassegno.
Questo sempre che l’elettore non si sia avvalso della facoltà del cosiddetto «voto disgiunto»: cioè di esprimere il voto per un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista del candidato consigliere prescelto. 

COME SI VOTA NEI COMUNI FINO A 15 MILA ABITANTI
L’elettore potrà votare: tracciando un solo segno di voto sul nome di un candidato alla carica di sindaco; tracciando un solo segno di voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere; tracciando un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nome del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata. In tutti i casi il voto sarà attribuito sia in favore del candidato alla carica di sindaco sia in favore della lista a esso collegata.
L’elettore potrà anche manifestare fino a due voti di preferenza per i candidati alla carica di consigliere comunale segnando sulle apposite righe stampate sulla scheda il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, cognome e nome) dei candidati preferiti appartenenti alla lista compresa nello stesso riquadro, senza dover mettere alcun altro segno di voto sul relativo contrassegno. In questo modo il voto sarà attribuito, oltre che al singolo candidato a consigliere comunale, anche alla lista alla quale appartengono i candidati medesimi nonchè al candidato alla carica di sindaco collegato con la lista stessa.

PARITA’ DI GENERE  
Nei Comuni con almeno 5 mila abitanti è possibile esprimere fino a due voti di preferenza per candidati della stessa lista purchè i candidati siano di genere diverso tra loro, cioè un maschio e una femmina, pena annullamento della seconda preferenza in sede di scrutinio. 

COSA SERVE PER VOTARE  
Tessera elettorale o suo duplicato, documento di identità valido (con foto). 

RITIRO TESSERE ELETTORALI  
Per il rilascio delle tessere elettorali o del duplicato, gli uffici comunali resteranno aperti nei due giorni precedenti il voto (in orario 9-18) e nel giorno della votazione per tutta la durata delle operazioni di voto. 

VOTO A DOMICILIO
Dal 2009 è previsto in casi eccezionali: infermi o malati collegati ad apparecchiature elettromedicali.

http://www.lastampa.it/2016/06/01/italia/speciali/elezioni/2016/amministrative/domenica-si-eleggono-i-sindaci-ecco-tutto-ci-che-bisogna-sapere-dccE9PUemG5oFZ3IapgxKK/pagina.html


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