sabato 25 marzo 2017

“Ho rotto un femore a un’anziana per allenarmi”: arrestato ortopedico di Milano

Non solo si sarebbe fatto remunerare dalle due società fornitrici di protesi con «contratti di consulenza occulti e altre utilità» per sé e per i suoi familiari. Il medico ortopedico dell’Ospedale Pini di Milano, Norberto Confalonieri, finito agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione e turbativa, e indagato anche per lesioni, potrebbe avere avuto delle responsabilità in alcuni interventi conclusosi «con danni fisici per i pazienti». Un quadro inquietante quello ricostruito dai pm milanesi Letizia Mannella ed Eugenio Fusco, nelle indagini che riguardano il medico, altre cinque persone e le due società Johnson & Johnson e B. Braun




Secondo quanto ricostruito dalla Procura, Confalonieri, esperienza decennale nel campo degli interventi chirurgici in ortopedia e traumatologia e autore di oltre 9000 interventi, era «al centro di una ramificata e consolidata rete di relazioni corruttive». E avrebbe, «in una situazione di conflitto d’interessi e in violazione dei propri doveri di ufficio, in un arco temporale tra il 2012 e il 2015, ha costantemente asservito la sua funzione agli interessi delle società fornitrici Johnson & Johnson e B. Braun».  

In una intercettazione contenuta nel provvedimento di arresto, Confalonieri racconta di aver «provocato la rottura di un femore ad un’anziana paziente 78enne, operata» in un ospedale pubblico, «per ’allenarsi’ con la tecnica d’accesso anteriore ’bikini’» in vista di un «intervento privato». «Eh l’ho rotto (...) gli ho fatto la via d’accesso bikini (...) per allenarmi (...) - diceva intercettato- oggi ho fatto una vecchietta per allenarmi no!». E non sarebbe l’unico caso
 In una telefonata del 12 aprile 2016, il primario dice in relazione ad un’altra paziente, operata privatamente con la rottura del femore. «Poi ho deciso quella lì... che ho rotto il femore la ricovero al Cto (ossia al Pini, ospedale pubblico) e poi la opero (...) con la mutua».  

La gip Teresa De Pascale ha fatto eseguire anche 5 misure interdittive, una delle quali nei confronti di Luigi Ortaglio, responsabile del Provveditorato dell’Ospedale di Sesto San Giovanni, e di 4 dipendenti delle multinazionali. Le due società sono indagate in base alla legge 231 sulla responsabilità delle imprese

http://www.lastampa.it/2017/03/23/italia/cronache/tangenti-arrestato-medico-dellospedale-pini-di-milano-indagini-anche-su-danni-fisici-pazienti-MeG98dHGy62C97zY4A5R4J/pagina.html

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