mercoledì 1 marzo 2017

Sara Mormino: 5 consigli per diventare famosi su YouTube

A 20 anni Favij è lo Youtuber più seguito d’Italia con le sue recensioni di videogiochi. Altri puntano sull’ironia o sui tutorial di makeup: ma da che parte cominciare? Ecco i suggerimenti di Sara Mormino, la donna che scopre le prossime celebrità del web



«Guadagnare con YouTube? Ma certo che si può». Quando parla, Sara Mormino ha un entusiasmo contagioso che spinge chiunque la ascolti a dare il meglio di sé e a guardare il futuro con un po’ più di ottimismo. Ha 44 anni ed è di Roma. Da qualche mese è la responsabile mondiale delle partnership di YouTube. Il suo mestiere è scoprire gli Youtuber, i nuovi talenti del social che, secondo la rivista americana «Variety» gli adolescenti amano più delle celebrità di Hollywood, e trasformare le loro collezioni di video in canali di successo.


Ci sveli il segreto: come si diventa oggi una star su YouTube?
«Non c’è una regola d’oro. Parlerei piuttosto di accorgimenti utili a definire una propria identità in uno scenario in continua crescita e che oggi ha raggiunto il numero record di 300 ore di video caricate ogni minuto, in tutto il mondo» 

Allora partiamo dai fondamentali. Il primo passo?
«Il più importante consiglio che mi sentirei di dare è di cominciare da una passione autentica. Solamente parlando di qualcosa che piace davvero può motivare le persone alla condivisione e alla produzione regolare di video. Chiunque può darsi una chance, partendo da ciò che sa fare meglio».

Ma ci sono dei temi che funzionano più di altri?  
«I videogiochi, sicuramente. Oggi il canale con il maggior numero di iscritti al mondo appartiene ad un ragazzo svedese, PewdiePie e parla proprio di questo. Da noi il maggior rappresentante è Favij. Poi abbiamo tutto il vasto mondo della bellezza, dai tutorial di make-up a quelli di manicure. Pensiamo a Clio Zammatteo. Ma stanno emergendo anche canali con tematiche più impegnative come la scienza o la matematica, da VSauce a Periodical, o dedicati alle news, come Breaking Italy e Parliamone».

Due: con quale cadenza pubblicare i video?
«E’ importante creare un dialogo costante con il proprio pubblico attraverso una programmazione regolare. Non bisogna deludere le aspettative dei fan».

Tre: passiamo al linguaggio. Come ci si rivolge al pubblico?  
«In maniera semplice e immediata, per mantenere una giusta naturalezza con gli spettatori».

Meglio parlare in italiano o in inglese come fa Marzia Bisognin, alias CutiePieMarzia?  
«Più un video è comprensibile da audience globali e maggiori saranno le opportunità di raccogliere visualizzazioni, ma questo non significa che bisogna rinunciare alla propria lingua per avere successo»


Regola numero quattro: come vanno usati i social?  
«In modo strategico per promuoversi, guidare traffico al proprio canale e alimentarne la popolarità. Lo YouTuber deve sempre rispondere alle critiche e ai complimenti e prendere in considerazione gli spunti offerti dalla Rete».

Quinto accorgimento: c’è qualcosa che invece bisogna evitare?
«Non rispettare le regole della community. Caricare un video coperto da copyright senza autorizzazione è una violazione grave che potrebbe portare anche alla chiusura del canale. Quindi, mi raccomando: contenuti originali e di cui si detengono i diritti».

YouTube ha fondato anche una Creator academy, dedicata ai suoi autori. Come ci si accede?  
«È un servizio gratuito e aperto a chiunque voglia approfondire i temi legati alla gestione e produzione strategica dei propri contenuti su YouTube. Organizziamo lezioni via Internet e incontri dal vivo
Ma per chi vuole usare la piattaforma in modo professionale, YouTube mette a disposizione varie funzioni, come la possibilità di creare playlist per organizzare i contenuti e una grafica personalizzata del proprio canale».  

E sul contenuto dei video YouTube mette mai bocca?
«No, non abbiamo nessuna influenza. Ci limitiamo ad aiutare i creativi di talento a trarre il massimo dal proprio potenziale».

Così facendo fare lo YouTuber può diventare un vero lavoro?
«Sì, attraverso il programma di partnership, sì. Non è detto che ciò sia immediato e che valga per chiunque ma le prospettive esistono. Grazie alla pubblicità, alcuni riescono a coprire i costi vivi di produzione, altri hanno delle rendite significative e nel tempo il loro canale YouTube diventa una vera e proprie attività di business che dà lavoro a più persone. O ancora da un video può nascere una collaborazione esterna che porta altre fonti di guadagno o incrementa la visibilità della persona e del suo canale, con ovvi risconti anche sui guadagni».

Sfatiamo un ultimo mito: solo i giovanissimi riescono ad avere successo?  
«È indubbio che i ragazzi sono stati tra i primi a sperimentare con i video. Ma non ci sono solamente loro. YouTube è una community aperta a chiunque ne sposi la filosofia di condivisione. E le dirò di più, parte importante del nostro lavoro sta nel progettare strumenti che consentano ad un numero sempre maggiore e variegato di persone di interagire sul nostro sito»

http://www.lastampa.it/2015/06/29/tecnologia/altro-che-favji-consigli-per-diventare-famosi-su-youtube-swVXbdLOqP549MLXJD87nO/pagina.html

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