mercoledì 6 settembre 2017

La Procura di Roma indaga su Bankitalia

La Procura delle Repubblica di Roma ha aperto un'indagine a carico della Banca d'Italia



L'inchiesta, ancora senza indagati, nasce da un memoriale di Pietro D'Aguì, per vent'anni dominus della Banca Intermobiliare (Bim)
Lo si legge su Il Fatto Quotidiano. Il memoriale del manager è stato accompagnato da una lettera del suo legale, Michele Gentiloni, cugino del Presidente del Consiglio.

La nota dell'avvocato porta all'attenzione del procuratore capo Giuseppe Pignatone, alcune irregolarità nell'attività di vigilanza di Bankitalia

 Innanzitutto il comportamento della vigilanza sull'acquisto di Bim da parte di Veneto Banca. La banca, ora in liquidazione, non avrebbe adempiuto alle obbligazioni assunte per portare a termine l'operazione.

Il legale Gentiloni mette poi in rilievo gli errori compiuti in un ispezione del 2012 da Emanuele Gatti, ispettore che indagò anche su banca Etruria, e del ruolo successivo all'ispezione da parte del capo dei controllori, Carmelo Barbagallo

 Gatti evidenziò una riduzione del capitale di vigilanza (capitale che ogni banca deve possedere in ottemperanza alle norme di Basilea 2) di circa i due terzi, dai 435 milioni, indicati nella semestrale 2012, a 157 milioni. Mentre a fine 2012 il bilancio Bim indicava il patrimonio di vigilanza a 322 milioni

 Nel frattempo il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sulla base dell'istruttoria di Barbagallo, ha scritto alla Bim ordinando di revocare i poteri a D'Aguì.

Infine si evidenzia come il fallimento dell'operazione di acquisto della Bim da parte di una cordata di investitori guidati da D'Aguì, sia stato determinato dal diniego dell'autorità di vigilanza

 Nell'agosto 2014 D'Aguì e soci, tra cui Luca Cordero di Montezemolo e Carlo De benedetti, avevano contrattato l'acquisizione di Bim per 562 milioni. Il 16 giugno 2015 la vigilanza europea, su proposta della Banca d'Italia, si oppone

 Secondo D'Aguì l'esclusione sarebbe stata basata su notizie false circa la sua situazione processuale.

Se si considera che il commissario liquidatore  Fabrizio Viola sta cedendo ora Bim per un valore di 100-150 milioni, la perdita per azionisti e creditori di Veneto Banca si attesta intorno ai 400 milioni di euro




http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13226873/procura-roma-indaga-bankitalia.html

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