sabato 28 ottobre 2017

Catalogna: FRANCHISTI DESTITUISCONO l'EROE Josep Lluis TRAPERO da CAPO DEI MOSSOS

Destituito il maggiore Josep Lluis Trapero, il capo dei Mossos d'Esquadra, dalla guida della polizia catalana. L'atto è stato firmato dal ministro dell'Interno, Juan Ignacio Zoido, che assume le competenze corrispondenti al ministero catalano dell'Interno



CHI E' TRAPERO
"Un puro sangue catalano"
Così viene definito dai suoi sostenitori Josep Lluis Trapero, il comandante dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana in questi giorni al centro dell'attenzione (e delle polemiche) per la gestione del delicato braccio di ferro tra Madrid e Barcellona sul referendum indipendentista

Al di là delle promesse di collaborazione a tutti i livelli, Guardia Civil e Mossos d'Esquadra sembrano mostrare un reciproco fastidio, facendo emergere la difficile convivenza tra due mondi diversi: Spagna e Catalogna

Un fastidio che forse si è acuito da quando comandante dei Mossos è diventato Josep Lluis Trapero, assurto nel giro di poco tempo, ad eroe dell'indipendentismo catalano



I Mossos sono stati criticati da Madrid per l'atteggiamento "troppo blando" tenuto nei confronti degli indipendentisti, ma è più di una volta che Trapero ha 'disubbidito' a Madrid. L'ultima è consistita nelle riserve espresse dai Mossos d'Esquadra, sull'ordine di chiudere i seggi dove era prevista la votazione del referendum indipendentista, ritenuto illegale da Madrid

"L'attuazione delle istruzioni non esclude la responsabilità professionale di prevedere che applicarle potrebbe comportare conseguenze indesiderate", hanno scritto i Mossos su Twitter



Basta digitare il suo nome sui social, per capire quanto Trapero sia amato dal movimento indipendentista catalano: fan club, pagine Facebook dedicate e foto accompagnate da sue citazioni

Questa ammirazione nei confronti del comandante dei Mossos è nata ad agosto, dopo gli attentati di Barcellona e Cambrils, quando nel corso di una conferenza stampa, un giornalista lo contestò perché rispondeva alle domande in catalano. "Se la domanda mi viene fatta in catalano, rispondo in catalano, se mi viene fatta in castigliano, rispondo in castigliano". Alla reazione del giornalista, che abbandonò la sala, Trapero rispose con un "Beh, molto bene. Allora addio", pronunciato per metà in catalano e per metà in castigliano ("Bueno, pues molt bé, pues adiós")



Un commento che, scrive El Paìs, "lo ha umanizzato agli occhi dei cittadini"
Da quel momento cominciò la simpatia nei confronti di Trapero da parte del popolo catalano: magliette, cappelli e striscioni con il suo volto e le parole usate per rispondere al giornalista

Un altro rifiuto da parte di Trapero risale a pochi giorni fa, quando il ministero degli Interni ha annunciato l'intenzione di coordinare le forze di sicurezza catalane in tutte le azioni che serviranno a impedire il referendum del primo ottobre sull'indipendenza della Catalogna


Da parte di Trapero e dei Mossos la risposta è stata chiara: "non accetteremo il coordinamento"

51 anni, figlio di un tassista di Valladolid e cresciuto a Santa Coloma de Gramanet, Trapero appare duro, scontroso e diffidente ma proprio grazie al suo atteggiamento è riuscito a diventare in poco tempo l'eroe del popolo indipendentista catalano





















http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2017/09/28/josep-lluis-trapero-chi-eroe-catalano-capo-dei-mossos_tnSWVH4zfUqIx3hQ0SVGLJ.html?refresh_ce

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