lunedì 21 maggio 2018

DIEM25: nostra PIATTAFORMA di VOTO è superiore a M5S, E' OPEN SOURCE mentre Rousseau è PRIVATA

«Siamo europeisti anti sistema»
Non ha paura delle contraddizioni Lorenzo Marsili, 34enne fondatore di Diem25, il primo movimento politico europeo
La sua prima esperienza è stata il G8 di Genova, a sedici anni, una delle ultime un viaggio in moto per l’Italia con Gianīs Varoufakīs, l’ex ministro delle finanze greco, per far conoscere la creatura politica che hanno creato entrambi a Berlino nel 2016

Ora, per la prima volta, Diem25 farà un congresso nazionale a Roma a maggio

L’obiettivo è discutere il programma di “PrimaVeraEuropea”, la lista transnazionale che competerà alle elezioni europee del 2019, perché «l’unico modo per cambiare un capitalismo finanziario che non fa altro che produrre povertà ed esclusione sociale è creare una vera democrazia europea

Siamo europeisti, ma vogliamo costruire un’Unione diversa da quella di oggi
Non siamo per distruggere ciò che abbiamo, ma per modificarlo, anche in maniera radicale» 

Sì, ma come?  

«Con più democrazia
Le decisioni economiche, finanziarie e di investimenti sono prese dal Consiglio europeo, dove 27 capi di stato e di governo rappresentano gli interessi dei poteri forti del proprio Paese

Fin quando non ci sarà modo di dare la parola ai cittadini per fare politiche a favore della gente, il processo decisionale dell’Ue sarà fallimentare e ingiusto
Il nostro è un europeismo anti-sistema»

Qual è la differenza tra voi e il M5S-Lega?
 Anche loro vogliono cambiare l’Unione europea
«Il cambiamento della Lega è un rinculo nazionalista
Noi vogliamo cambiare il sistema economico e politico con più europeismo
Mi ha stupito come hanno deciso di spendere così male i 150miliardi previsti: 
una flat tax che beneficerà solo i ricchi e la riduzione delle accise sulla benzina quando già dovremmo pensare a un sistema di trasporti che superi il petrolio

E poi a differenza di Lega e M5S, le nostre politiche sono attuabili già domani senza cambiare i trattati

Anche noi vogliamo discuterli in futuro, ma almeno abbiamo una risposta politica già pronta in attesa di aprire una trattativa nei prossimi anni» 

Facciamo un esempio di queste riforme “chiavi in mano”  
«Primo, una lotta contro i paradisi fiscali europei
La concorrenza fiscale fra gli stati membri dell’Unione europea sta prosciugando i bilanci dei governi nazionali

Dal Portogallo che importa i pensionati di tutto il continente non facendo pagare loro le tasse, all’Italia che metterà una flat tax tutta a vantaggio dei super ricchi» 

Il secondo?  
«Un grande piano di investimenti “verdi” per la riconversione industriale, già domani possiamo direzionare l’alleggerimento quantitativo della Bce

Tradotto, investire i 500 miliardi che vengono stampati e messi dalla Bce nella speculazione finanziaria e nella roulette russa dei mercati, in una eco-riconversione che creerà milioni di posti di lavoro

Stati Uniti e Cina sono gli unici competitori su intelligenza artificiale e automazione

Se l’Europa non si ergerà a terzo pilastro per l’industria continentale, il futuro non sarà verde, ma grigio»  

Perché un congresso ora?  
«Per andare avanti su alcuni punti programmatici. È il primo congresso che marca un punto molto importante; il radicamento sul territorio a livello italiano di un movimento europeo

Abbiamo 100mila iscritti, dalla Spagna alla Polonia, 10mila solo in Italia
Sono loro che scrivono il programma
Siamo radicati nei territori, nelle città, nelle province di tutto il Continente
Vogliamo più democrazia» 

Anche il M5S chiede più democrazia in Europa.  
«C’è un po’ di confusione nel M5S
Prima fanno comunella con lo Ukip di Nigel Farage, poi mandano ammiccamenti a Macron
In pochi mesi sono passati dal nazionalismo più becero a un europeismo di facciata pro establishment
Se vogliamo sederci insieme e fare una chiacchierata su come si costruisce un europeismo anti sistema alternativo a Farage e Macron, noi siamo disponibili»

Perché avete deciso di creare una lista transnazionale? 

«Fino a oggi abbiamo avuto partiti europei debolissimi che sono semplicemente la somma confederale di tanti partiti nazionali confusi e diversi fra loro
I nostri governi sono stati incapaci di fare una vera lotta all’interno delle istituzioni dell’Unione europea
Pensiamo ai tre anni di governo Renzi in cui l’ex presidente del Consiglio andava a Bruxelles a chiedere scampoli di flessibilità e qualche zero virgola di sforamento
Nel 2019 al Parlamento europeo ci sarà un gruppo di Diem25 che porterà parlamentari dall’Irlanda alla Bulgaria

Spero che Macron crei la lista transnazionale neoliberale di cui si parla molto
Saremo le due grandi novità delle elezioni europee del 2019

 Vogliamo un avversario dell’altezza di Macron e non della bassezza di Salvini»  

Il vostro candidato sarà Gianīs Varoufakīs?  

«Sarà uno dei tanti
Gli iscritti e ai simpatizzanti del nostro movimento sceglieranno il nostro candidato alla presidenza della Commissione europea su una piattaforma online nell’autunno del 2018» 

Più o meno una piattaforma Rousseau a livello europeo?
  
«Diem25 ha una piattaforma più sviluppata e trasparente di Rousseau

È open source, chiunque può certificare che non c’è alcuna ingerenza nell’esito del voto

Tutti gli iscritti partecipano con votazioni online e discussioni alla stesura delle nostre politiche

Per esempio la nostra posizione sul referendum costituzionale italiano del 2016 è stata decisa online da tutti gli iscritti europei, e non solo italiani

A differenza di Rousseau abbiamo una piattaforma di fact checking interno

Ogni giornalista potrà analizzare e commentare le coperture che proporremo per le nostre politiche»  

Vi rivolgete ai delusi della sinistra?  

«Non solo
Abbiamo tra gli iscritti dei progressisti delusi dai partiti socialdemocratici
Ma non vogliamo essere la sinistra da riserva indiana che parla solo di se stessa

Abbiamo movimenti femministi, ecologisti e crediamo nella credibilità dei sindaci, fanno parte di Diem25 anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, quella di Barcellona Ada Colau, così come l’ex candidato del partito socialista francese Benoit Hamon

Siamo un contropotere aggregato fatto di città, parlamenti nazionali e dimensione europea in un unico movimento politico europeo
Questa cosa non è mai esistita prima»




http://www.lastampa.it/2018/05/19/italia/il-fondatore-di-diem-ms-e-lega-antieuropeisti-confusi-e-nazionalisti-noi-possiamo-cambiare-leuropa-domattina-roVF8PmaMCF7hLArws40xN/pagina.html

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