sabato 27 ottobre 2012

Vivisezione e metodi alternativi alla ricerca animale





di Maria Cristina Spano


Ciò che succede all’interno dei laboratori sperimentali della falsa scienza, sia che questa operi per conto privato o pubblico, è fondamentalmente ignorato da gran parte della popolazione, perché? 
Sicuramente il motivo principale è l’occultamento delle gravissime dinamiche che hanno luogo all’interno degli spazi adibiti a tali pratiche di tortura: i media, collusi col sistema tiranno, fatto di industrie della carne e farmaceutiche, ma non solo, seguono politiche ben precise nel non parlare di questi argomenti, ed il motivo è solo uno: la massa non deve sapere, non deve pensare, perché se pensa potrebbe capire e ribellarsi
Già.. La massa non deve sapere che le sostanze chimiche dei medicinali (che il sistema ci offre per farci ammalare ancora di più) sono tutte “testate” sulla pelle degli animali, sui loro occhi, sui loro organi interni, sulla loro psiche. Inutile ribadire che è eticamente ingiustificabile, ma.. 
Etica a parte, il loro sacrificio è scientificamente utile? Testare sugli animali è utile per l’uomo?
Risposta: no, il loro sacrificio è utile solo a chi beneficia dell’enorme giro di denaro che deriva da tanta sofferenza. 

Veniamo al dunque: di chi è la colpa? La colpa è di chiunque vada al supermercato o in farmacia.. Se è vero che è difficile, ma non impossibile (posso dirlo per esperienza personale), fare a meno delle medicine, è un po’ meno complicato optare per una spesa etica. Ogni singolo prodotto per la cura della persona (shampoo, sapone, ecc), o della casa, è testato sulla pelle dei nostri amici a quattro zampe di ogni specie: a titolo d’esempio, cito i conigli per i test sui cosmetici e, sempre a titolo d’esempio, cito alcune famose marche assassine che conducono esperimenti di vivisezione: L’Oreal, Max Factor, Neutromed, Leocrema, Gillette, Tampax, Colgate,Elvive, Lancaster, Johnson,... La lista nera è davvero troppo lunga per citarle tutte, ma è fondamentale informarsi circa le marche che, invece, non ricorrono a tali torture. Sempre a titolo d’esempio, cito l’Erbolario, Lush, Provenzali, ecc..  

Sopra ho affermato che testare sugli animali è inutile per l’uomo, perché? Perché le specie animali sono tutte differenti fra loro: ciò che risulta dannoso per l’essere umano, può non esserlo per un altro animale, o esserlo per concentrazioni diverse della stessa sostanza. Il ratto ed il topo manifestano effetti tossici della stessa sostanza chimica a differente concentrazione; ad esempio, la nicotina è dannosa per il ratto ad una concentrazione di 50 mg/kg, mentre è dannosa per il topo ad una concentrazione di 3 mg/kg, e tali differenze nella manifestazione degli effetti a diversa concentrazione nel ratto e nel topo si presentano anche per altre sostanze come il paracetamolo, l’ossalato di sodio, la thioridazina HCl, e moltre altre sostanze ancora! 
Vien da sé la conclusione che, se è vero che ratto e topo reagiscono a concentrazioni così differenti alle stesse sostanze (per molte altre sostanze c’è assoluta discrepanza nelle reazioni riguardanti il ratto ed il topo), possiamo ben immaginare quanto un ratto e/o un topo costituiscano dei modelli del tutto incompatibili col modello “uomo”: l’utilizzo di animali non umani come modelli dell’uomo significa condurre indagini per tentativi, senza alcuna cognizione delle dinamiche che si susseguono. La vera ragione all'utilizzo degli animali nella sperimentazione “scientifica” è la possibilità di confondere i dati, il potersi avvalere della giustificazione del limite di tolleranza di errore che comunque è accettato, perché considerato minimo (ma nella realtà non è affatto minimo). Questo giro di dinamiche studiato ad hoc non fa altro che incrementare il ciclo di ricerche atte -secondo i vivisettori assassini - a migliorare i risultati ottenuti precedentemente.. 
Ed ecco che aumentano anche i soldi che vengono stanziati per massacrare e uccidere proprio coloro che non meritano questa sorte.
I test che usualmente vengono condotti sono di irritazione oculare e cutanea,cancerogenesi, tossicità cronica, a dose ripetuta, acuta, cutanea, prolungata, mutagenesi, e moltissime altre ancora. Costituendo la vivisezione un enorme fonte di profitto per molti, non risulta immediata la sua totale eliminazione, ma di fatto i metodi alternativi esistono, e sto parlando delle colture di cellule e di tessuti, della ricerca clinica su materiale biologico (scarti da interventi chirurgici), degli studi epidemiologici, della bioinformatica (modelli QSAR e reti neurali), e  delle nuove tecnologie come microcircuiti cellulari e chip al DNA, nonché simulatori, plastici e manichini. 

Il mio accorato messaggio è uno: informatevi e boicottate le marche assassine!

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